mercoledì 6 agosto 2008

Arrampicare con gli amici

CAMPERTOGNO (VAL SESIA) 02-03 AGOSTO 2008

Finalmente un we di svacco con alcuni dei miei amici più cari...
È il primo fine settimana che ho in custodia Sky, Francesca è partita per le sue vacanze e io mi ritrovo l'amico peloso a casa per 3 settimane.
La combricola questa volta è composta da me, Sky, Sara, Barbara, Fabrizio, Ivan, Anna, Daniele, Gianco e la new entry Michelangelo.

Il campeggio è il solito della Val Sesia: Il Gatto e la volpe. A me piace perché non ci sono piazzole (in pratica è un grosso prato verde dove ognuno pianta la propria tenda dove vuole), il proprietario è una persona molto disponibile, si più arrivare e smontare la tenda a qualsiasi ora senza dover pagare supplementi, non si paga il posto tenda, è sulla riva del fiume Sesia, vicino ci sono delle belle falesie per arrampicare e strutture per fare qualsiasi sport fluviale vi venga in mente... messa giù così sembra uno spot pubblicitario!

Il posto è sempre bello, c'è verde ovunque e il rumore del fiume vicino ti accompagna in sottofondo per tutta la giornata. Ormai del sabato rimane poco tempo e quindi decidiamo di ghisarci le braccia nella vicinissima palestrina di fianco al campeggio. Vie per la maggio parte molto facili, dove iniziamo a prendere confidenza con la roccia della zona. L'ultimo tiro ci impegna non poco, Gianco (quello che tra noi ha il grado più alto) lo apre da primo con qualche bestemmia di troppo. Anche io mi cimento dopo di lui e nonostante la corda dall'alto, il tirello risulta impegnativo. Scopriremo più tardi che sulla giuda è stata gradata 4+!! Porcavacca dico io, se i gradi in zona sono questi, domani non combiniamo un granché...

La sera ci vede a ridosso del fiume con un bel falò ad arrostire un po' di carne. Sky vorrebbe mangiare tutto e sbava solo a sentire l'odore delle braciole sul fuoco. Mi tocca legarlo ad un sasso vicino per evitare che combini troppi guai... Dopo l'abbuffata, la voglia di rientrare in tenda è poca, si rimane attorno al fuoco a sparare cazzate, a bere birra e ammirare la quantità incredibile di stelle che si vede dal li. Mi sembra di essere tornato quindicenne, quando si stava in spiaggia fino a notte fonda e ancora ci potevamo permettere di sognare chissà cosa in compagnia di amici e ragazze conosciuti pochi giorni prima. Poi piano piano, un po' alla volta ci si ritira verso le tende. La legna scarseggia e si fa fatica a tenere acceso il fuoco...

Domenica mattina belli pimpanti (???) ci alziamo, colazione più o meno veloce a base di cappucci, succhi e crostate e poi via, belli carichi, verso una bella falesia in ombra a 5 minuti di macchina dove troviamo qualche tiro facile per scaldarci e far provare a chi non ha mai messo le scarpette cosa vuol dire arrampicare. La roccia è molto ruvida e si arrampica solo di aderenza: mani in tasca e via verso la catena! Tra i novelli, subito Micky si lancia e passa senza troppi patemi i primi tiri facili, vorrebbe provare (sempre da secondo) anche qualcosa di più difficile, ma non vuole esagerare. Anche Ivan va su e giù rapidamente, è un po' più abituato degli altri visto che fa speleo. Il suo commento dopo il primo tiro è lapidario: non mi piace, preferisco scendere in grotta! Anna è un po' più fifona, soffre il vuoto, però non vuole tirarsi indietro. Sale qualche metro, poi si blocca. Ha paura a scendere, non si fida della corda, dell'imbraco, dei moschettoni. Non si fida di chi le sta facendo sicura...non si fida di niente e non vuole andare ne su, ne giù!! La raggiungo dal tiro di fianco e piano piano le faccio prendere confidenza con quello che sta facendo. La prendo per mano e finalmente si stacca dalla roccia e si fa calare. Mammamia che paura, però lei è tosta e dopo un po' ci vuole riprovare. Sale un paio di metri in più di prima e poi stessa scena, meno male che c'è sempre qualcuno vicino che può andare in soccorso...

Intanto noi arrampichiamo a più non posso. Dopo i primi momenti di smarrimento, l'arrampicata di aderenza risulta più fluida. Passiamo sui quinti fino a provare un bel 6a+ verticale con micro tacche. Talmente micro che sul passo chiave non riesco a passare, provo a tenerle con qualsiasi cosa: unghie, denti... niente! Scendo, capisco che è solo una questione di testa. Come al solito ho paura di fiondare. Risolverò il problema passando da secondo senza mai appendermi. Questo mi da fiducia, so che la prossima volta posso farcela e portarmi a casa il mio primo 6a.

Siamo stanchi, ma soddisfatti, Fabry vuole tentare l'ultima su un tiro fisico con un bel tettuccio iniziale e fessura in uscita. Parto ma le mani ormai non tengono più nulla, passo il primo tetto e poi scendo. Bravi Fabry e Gianco che ne hanno ancora e si lanciano (nel vero senso della parola) fuori dalla fessura e poi su fino alla catena.

Bello...bello...bello... questo we è stato praticamente perfetto. Quello che mi ci voleva. Forse è mancato il fiume, ma non fa niente. L'importante era la compagnia, il gruppo. L'importante era stare assieme e divertirci. C'ero io, Sara, il mio cane e i miei amici in un ambiente molto bello. Cosa potevo chiedere di più?

Foto poche e fatte con il cellulare

Gianco in versione salame
la prima volta di Micky

1 commento:

Unknown ha detto...

MITICO DAVIDE... IL WEEK E' STATO VERAMENTE PERFETTO.. GRAZIE PER AVERMI FATTO PARTECIPARE...

UN SALUTO A TUTTI...


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