martedì 4 marzo 2008

Tirare le somme

RICCIONE 1-2 MARZO 2008

Sono in macchina e il Campionato Italiano è appena finito. I ragazzi dietro stanno dormendo, sono stanchi morti, per loro è stato un we lungo e faticoso, pieno di attese e di tensioni, di gioie e di delusioni. Anche per me è stato così, ma forse sono un po’ più abituato di loro. Così mi ritrovo solo in macchina a ripensare alle gare: rivedo i combattimenti che ho appena fatto, intere scene al rallentatore e immagino quello che avrei potuto fare se avessi avuto la forza di reagire come volevo. Provare a schivare gli attacchi, provare ad attaccare con più decisione, provare……. ma non ci sono riuscito. 2 minuti non sembrano molti per chi sta a guardare, ma vi assicuro che non finiscono mai quando sei sul quadrato e poco dopo ti ritrovi già con il fiato corto, le braccia che pesano e le gambe che non rispondono. Poi sei al secondo round vicino al 4° minuto di combattimento, magari con un avversario che vedi essere alla tua portata e non ti spieghi come mai vorresti fare cose che in palestra ti vengono così bene e non ci riesci. Allora maledici tutte quelle volte che hai pensato di andare a correre la sera e non ci sei andato, a tutte le volte che in palestra hai mollato perché magari ti sentivi un po’ stanco oppure a quando prendevi come scusa un banale raffreddore per rallentare il ritmo… Si, ti maledici, perché vedi che la tua medaglia, quella per cui tu sei venuto fino a qua, si trova la proprio davanti a te, ma non riesci ad allungare il braccio per afferrarla… ti sguscia via. Gli incontri sono finiti e ho visto il podio, il mio podio, senza di me! Fa uno strano effetto, in fondo ci credevo veramente, ma non ho molte scusa da dire, decisioni arbitrali da tirare in ballo, la verità è che non ero preparato. Non ho mai avuto in questo periodo il ritmo del combattimento né tanto meno il fiato per reggere 2 round (a malapena ne reggo uno…), quindi me ne torno a casa con le tasche vuote e un po’ di rammarico nel cuore.

I ragazzi continuano a sonnecchiare, secondo me si sveglieranno davanti alla palestra. Per fortuna l’autostrada non è molto trafficata e la macchina corre via veloce. Raggiungo gli altri che stavano davanti a me, così possiamo continuare il viaggio insieme e non pensare più a queste cose. Almeno fino alla prossima volta…..


Ora qualche foto recuperata qua e la...

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