mercoledì 13 febbraio 2008

Vetan Classic 2008

SAINT PIERRE 9-10 FEBBRAIO 2008

Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento con il Vetan, la meteo annuncia due giorni di sole fantastico e per fortuna questa volta ci azzecca in pieno. L'accoglienza è ottima e in più quest'anno è venuta a trovarci Elena dalla Francia con al seguito 3 compagni di studio (osteopati) che si mettono a disposizione per raddrizzarci un po'...porca miseria se ci voleva, mi sento praticamente novo!!
La formula, ormai collaudata negli anni (siamo alla 6° edizione), prevede un giro turistico al sabato per conoscere il tracciato, pranzo, lezione ARVA tenuta da una guida alpina, cazzeggio, cena, festa con sbronza al seguito, nanna, colazione, gara, rifornimenti sul tracciato, pranzo, premiazione e........ direi che che può bastare, no? ah si, gadget per tutti!

Ovviamente noi arriviamo in ritardo per la gita del sabato, ma la cosa non ci ha dato poi tanto fastidio, visto che, a causa di ciò, riusciamo a scroccare un passaggio dal gatto delle nevi che ci porta senza alcun sforzo all'intermedio a 600mt. Qua ritroviamo amici e rimaniamo a cazzeggiare e a prendere il sole. Scendiamo lungo il tracciato di gara e subito ci rendiamo conto che quest'anno non sarà facilissimo visto che la neve è una lastra di ghiaccio e surfare diventa molto più faticoso.

pranzo ottimo e anche l'incontro con la guida alpina per illustrarci l'utilizzo di ARVA pala e sonda risulta essere meno noiosa del previsto. La gornata trascorre tranquilla (complice il fatto che i telefonini non prendono) fino a sera, quando inizia la festa e l'alcool inizia a scorrere a fiumi.

...la mattina seguente ci ritroviamo alla partenza tutti un po' storditi, ma belli motivati. Prepariamo lo zaino, controlliamo di avere un po' di droga in tasca (enervitene!), inforchiamo le ciaspole e........VIA!!

partenza di corsa per chi ha gambe, mentre io inizio una cadenza lenta, ma regolare. So che la strada è lunga e non voglio stancarmi subito. Riesco a fare una tirata unica senza soste fino al ristoro dei 600, dove mi fermo per bere un po' di tea e mangiare frutta secca e poi via verso la vetta. Quest'anno non sono ultimo, ha dietro un po' di persone che stanno peggio di me e sul tracciato incontro altri che abbandonano. Passo dopo passo, sempre con la mia andatura lenta e regolare e con l'i-pod in cuffia, arrivo in cima: ora mi aspetta il difficile penso, con questa neve dura e crostosa e con queste gambe molli non sarà facile scendere da qua. Detto fatto, prima curva e prima caduta! Andrà avanti così per tutta la discesa, con le gambe che gridano pietà. Faccio anche il brillante e per tagliare un lungo traverso mi perdo e sono costretto a fermarmi per ritrovare le bandierine del tracciato. Alla fine arrivo stremato, con i crampi alle gambe e impiegandoci un minuto in più del 2006...che delusione!! Ma in fondo chi se ne frega, l'importante è che ho passato uno splendido we in ottima compagnia, rivisto amici che non vedevo da un po' e goduto di una splendida vista su tutta la VdA.

Adesso possiamo tuffarci nella interminabile coda del rientro e riposarci fino alla prossima edizione...

Ps. mi dimenticavo di dirvi che in classifica risulto 26° su 29 arrivati!!

DISLIVELLO
+1000 metri
DIFFICOLTA'
MSA
TEMPI
3 ore circa (gara a parte)

FOTO DELL'AMICO SHOTTOLO

giovedì 7 febbraio 2008

Solo per vecchi guerrieri

BUCCINASCO 3 FEBBRAIO 2008

Uso (o abuso) il nome di una famosissima via aperta da Manolo di recente (i montanari non me ne vogliano), per cercare di spiegare che a volte l’età non conta… se hai un po’ di grinta e determinazione qualche buon risultato riesci ancora a portarlo a casa.

Questa non era una gara molto importante, il Maestro l’ha ideata per poterci sgranchire un po’ in vista degli italiani. Si presentano un centinaio di persone, non poche se si pensa che ha avuto poco tempo per pubblicizzarla e che è il primo anno che viene fatta! Però, nella mia categoria (-80) siamo in pochi e anche nei +80 (sono solo in 2), cosi viene deciso di accorpare le due categorie per darci il modo di fare qualche incontro in più. Adesso siamo 8 in questa categoria (uno poi non si presenterà, dandomi modo di passare il primo turno senza combattere…). Passo tutto il tempo molto rilassato, conosco molto bene i miei avversari, li ho incontrati molte volte nel corso dei miei 15 anni di attività e così si finisce per ridere, scherzare e punzecchiarci per tutto il tempo. So che da lì a breve li avrò di fronte, pronti a fare di tutto per togliermi di torno. Come detto, passo il primo turno agevolmente e così mi ritrovo subito in semifinale ad affrontare un ragazzo che negli ultimi anni si è messo in luce più volte: spalle larghe, agile, mascellone, capelli corti e rossi e lo sguardo da cattivo. Mi confida che quest’anno vuole presentarsi alla selezione per poter entrare in nazionale…dev’essere in forma! In effetti non ha molta difficoltà a sbarazzarsi di me, l’incontro è pulito e mai rissoso, ma nonostante questo non mi piace fino in fondo. Sento che avrei potuto fare di meglio, magari non vincere (era troppo forte per me), ma fare un bel combattimento, quello si. Sono stato troppo rinunciatario e rassegnato fin dall’inizio. Sara mi sprona, così mi presento per il combattimento a squadre più motivato. Faccio un bell’incontro, molto tattico e non do modo al mio avversario di impensierirmi. Adesso sì che va bene! Vinciamo la sfida con la squadra veneta e ci aggiudichiamo il primo posto. Risultato: mi porto a casa una medaglia di bronzo agli individuali e una d’oro a squadre più la coppa che ci terremo a turno una settimana ciascuno.
Niente male per un ragazzino di soli 37 anni!!



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