venerdì 22 agosto 2008

Piove, guarda come piove...

VALLE BREMBANA 14-17 AGOSTO 2008

È notte, non so bene che ore possono essere. Piove, piove a dirotto...è un susseguirsi di temporali dietro l'altro. In più tira molto vento, di quello che ti schiaccia la tenda sul viso. Ora provo a mettermi di fianco, non dormo, ma almeno riesco a tenere la tenda con la schiena e non faccio fatica. Sky è già dentro la verandina, cerca un po' di asciutto schiacciandosi contro la zanzariera. Stranamente non si lamenta, di solito ha paura dei temporali, ma non questa volta. Questa volta sta tranquillo, almeno apparentemente. Va avanti così tutta notte: temporale, poi vento, poi ancora temporale... Il venerdì mattina ci accoglie con una bella grandinata. Dopo ci si ritrova a fare colazione al Gemelli. Ci sono anche altri ragazzi che dormivano in tenda poco distante da me. Ci scambiamo occhiate senza dire nulla. Sembriamo usciti da un combattimento di lotta libera. Gli altri, quelli che hanno dormito al rifugio, ci chiedono come va, come abbiamo passato questa terribile notte. Ci sono parole di comprensione da tutti e noi, per un po' ci sentiamo come dei vecchi eroi...

Piove per tutto il venerdì. Sky, da vero cane di montagna, se ne resta fuori e si prende tutta la pioggia senza mai lamentarsi. Da una parte la cosa non mi dispiace, almeno posso riposarmi e cercare di riprendermi da questa nottataccia. Smette solo verso le 6 di sera. Le previsioni danno una finestra di bel tempo per sabato e poi peggioramento la domenica.

Si cazzeggia tutto il giorno, permettendosi solo brevi passeggiate a ridosso del lago. A cena, nel rifugio, si fa conoscenza con gli altri. Ad agosto c'è sempre più gente e non si fatica a scambiare quattro chiacchiere con qualcuno. La sera scivola via tranquilla, si guarda il cielo sgombro da nuvole e ci si prepara a passare una bella nottata all'asciutto. Qualche giro di grappa e poi ognuno verso la propria tenda. Un saluto a Sky e...e...ma che cavolo, ho lasciato la tenda aperta? No! non è possibile!! la veranda è completamente squarciata, non esiste più l'entrata... non posso crederci!! Attimi di sgomento e incazzatura, ma è tutto vero! Cerco di sistemare le cose alla meno peggio, rimetto dentro lo zaino che era fuori per metà. Controllo, ma non manca nulla, è certamente stato un cane che ha fiutato il mangiare di Sky e per prenderlo non ha esitato a rompere tutto. Per istinto mi tolgo le scarpe quando entro, poi ci penso e sorrido: che stupido, tanto è tutto da buttare... Mi sistemo nel sacco a pelo e tento di prendere sonno. Per fortuna ho un bel sacco e nonostante mi sembra di dormire all'aperto non sento freddo. In più il vento è di traverso e non mi fa patire troppo.

Mi sveglia un sabato mattina pieno di sole ma freddissimo. Nonostante tutto ho dormito in mutande, ma ho i piedi freddi. Colazione in rifugio e solito scambio con i ragazzi che mi chiedono cosa è successo alla tenda. Poi ci prepariamo e ognuno parte per l'unica passeggiata del we. C'è un sacco di gente sui sentieri fangosi della valle. È ferragosto e questa finestra di sole invoglia tutti a uscire di casa. Noi girovaghiamo un po' passando per prati e attraversando ruscelli. Non ho molta voglia di fare cose impegnative, sono stanco e queste notti certo non mi hanno aiutato. Sky si diverte a correre dentro le pozze d'acqua e i torrenti. Io mi limito a portarlo in giro e a osservarlo felice... ora mi ricordo perché vengo in montagna con lui.

Per quel che mi riguarda la vacanza finisce qua, sui prati a ridosso delle dighe. Al ritorno una massa chiassosa di gente invade il rifugio e non riesco neppure a riposare dentro la tenda dal casino che fanno. Vanno via nel tardo pomeriggio lasciandosi dietro una scia di cartacce e bottiglie di vetro rotte: Maledetti merenderos!! La sera ci consultiamo e decidiamo di svegliarci presto per smontare tutto perché prevedono ancora pioggia. Si passa una bella serata a chiacchierare del più e del meno seduti sui gradini del rifugio. E dopo l'ennesimo giro di grappa si va a nanna...

Un'altra notte pessima, dopo poco riprende a piovere copiosamente. Sky vede la tenda "aperta" e decide che ne ha abbastanza ed entra. Si piazza di traverso e di fatto non mi lascia molto spazio. Poi, durante la notte, si tira sempre più dentro perché l'acqua continua ad aumentare. Io mi rannicchio in un angolo in fondo alla tenda e cerco di tenermi all'asciutto. Praticamente passo tutta la notte seduto senza riuscire a chiudere occhio. La sveglia suona alle 6, ma io sono sveglio già da un po' esco e inizio a tirare fuori la roba. Tutto bagnato: sacco a pelo, materassino, vestiti, calze, lo zaino...non si è salvato niente! Caccio tutto come meglio capita nello zaino e vado a fare colazione. Ultimi saluti ai ragazzi simpaticissimi che mi hanno tenuto compagnia in questo terribile e nello stesso tempo pieno di esperienze we. D'altro canto la montagna è anche questo e non sempre può andarti bene. Certo l'incazzatura per la tenda, quella rimane. Ora mi tocca prenderne una nuova spendendo altri soldi non previsti.

Rientro alla macchina e poi a casa. Lungo la strada mi viene sonno e non vedo l'ora di essere già a letto, questa volta si a riposarmi un po'!

Rif. Laghi Gemelli da Carona:
DISLIVELLO +850 mt.
TEMPI - 3 ore circa
DIFFICOLTA' - T
SEGNAVIA - 211

Ora un po' di foto

Giovedì:
Venerdì:Sabato:Domenica:

mercoledì 6 agosto 2008

Arrampicare con gli amici

CAMPERTOGNO (VAL SESIA) 02-03 AGOSTO 2008

Finalmente un we di svacco con alcuni dei miei amici più cari...
È il primo fine settimana che ho in custodia Sky, Francesca è partita per le sue vacanze e io mi ritrovo l'amico peloso a casa per 3 settimane.
La combricola questa volta è composta da me, Sky, Sara, Barbara, Fabrizio, Ivan, Anna, Daniele, Gianco e la new entry Michelangelo.

Il campeggio è il solito della Val Sesia: Il Gatto e la volpe. A me piace perché non ci sono piazzole (in pratica è un grosso prato verde dove ognuno pianta la propria tenda dove vuole), il proprietario è una persona molto disponibile, si più arrivare e smontare la tenda a qualsiasi ora senza dover pagare supplementi, non si paga il posto tenda, è sulla riva del fiume Sesia, vicino ci sono delle belle falesie per arrampicare e strutture per fare qualsiasi sport fluviale vi venga in mente... messa giù così sembra uno spot pubblicitario!

Il posto è sempre bello, c'è verde ovunque e il rumore del fiume vicino ti accompagna in sottofondo per tutta la giornata. Ormai del sabato rimane poco tempo e quindi decidiamo di ghisarci le braccia nella vicinissima palestrina di fianco al campeggio. Vie per la maggio parte molto facili, dove iniziamo a prendere confidenza con la roccia della zona. L'ultimo tiro ci impegna non poco, Gianco (quello che tra noi ha il grado più alto) lo apre da primo con qualche bestemmia di troppo. Anche io mi cimento dopo di lui e nonostante la corda dall'alto, il tirello risulta impegnativo. Scopriremo più tardi che sulla giuda è stata gradata 4+!! Porcavacca dico io, se i gradi in zona sono questi, domani non combiniamo un granché...

La sera ci vede a ridosso del fiume con un bel falò ad arrostire un po' di carne. Sky vorrebbe mangiare tutto e sbava solo a sentire l'odore delle braciole sul fuoco. Mi tocca legarlo ad un sasso vicino per evitare che combini troppi guai... Dopo l'abbuffata, la voglia di rientrare in tenda è poca, si rimane attorno al fuoco a sparare cazzate, a bere birra e ammirare la quantità incredibile di stelle che si vede dal li. Mi sembra di essere tornato quindicenne, quando si stava in spiaggia fino a notte fonda e ancora ci potevamo permettere di sognare chissà cosa in compagnia di amici e ragazze conosciuti pochi giorni prima. Poi piano piano, un po' alla volta ci si ritira verso le tende. La legna scarseggia e si fa fatica a tenere acceso il fuoco...

Domenica mattina belli pimpanti (???) ci alziamo, colazione più o meno veloce a base di cappucci, succhi e crostate e poi via, belli carichi, verso una bella falesia in ombra a 5 minuti di macchina dove troviamo qualche tiro facile per scaldarci e far provare a chi non ha mai messo le scarpette cosa vuol dire arrampicare. La roccia è molto ruvida e si arrampica solo di aderenza: mani in tasca e via verso la catena! Tra i novelli, subito Micky si lancia e passa senza troppi patemi i primi tiri facili, vorrebbe provare (sempre da secondo) anche qualcosa di più difficile, ma non vuole esagerare. Anche Ivan va su e giù rapidamente, è un po' più abituato degli altri visto che fa speleo. Il suo commento dopo il primo tiro è lapidario: non mi piace, preferisco scendere in grotta! Anna è un po' più fifona, soffre il vuoto, però non vuole tirarsi indietro. Sale qualche metro, poi si blocca. Ha paura a scendere, non si fida della corda, dell'imbraco, dei moschettoni. Non si fida di chi le sta facendo sicura...non si fida di niente e non vuole andare ne su, ne giù!! La raggiungo dal tiro di fianco e piano piano le faccio prendere confidenza con quello che sta facendo. La prendo per mano e finalmente si stacca dalla roccia e si fa calare. Mammamia che paura, però lei è tosta e dopo un po' ci vuole riprovare. Sale un paio di metri in più di prima e poi stessa scena, meno male che c'è sempre qualcuno vicino che può andare in soccorso...

Intanto noi arrampichiamo a più non posso. Dopo i primi momenti di smarrimento, l'arrampicata di aderenza risulta più fluida. Passiamo sui quinti fino a provare un bel 6a+ verticale con micro tacche. Talmente micro che sul passo chiave non riesco a passare, provo a tenerle con qualsiasi cosa: unghie, denti... niente! Scendo, capisco che è solo una questione di testa. Come al solito ho paura di fiondare. Risolverò il problema passando da secondo senza mai appendermi. Questo mi da fiducia, so che la prossima volta posso farcela e portarmi a casa il mio primo 6a.

Siamo stanchi, ma soddisfatti, Fabry vuole tentare l'ultima su un tiro fisico con un bel tettuccio iniziale e fessura in uscita. Parto ma le mani ormai non tengono più nulla, passo il primo tetto e poi scendo. Bravi Fabry e Gianco che ne hanno ancora e si lanciano (nel vero senso della parola) fuori dalla fessura e poi su fino alla catena.

Bello...bello...bello... questo we è stato praticamente perfetto. Quello che mi ci voleva. Forse è mancato il fiume, ma non fa niente. L'importante era la compagnia, il gruppo. L'importante era stare assieme e divertirci. C'ero io, Sara, il mio cane e i miei amici in un ambiente molto bello. Cosa potevo chiedere di più?

Foto poche e fatte con il cellulare

Gianco in versione salame
la prima volta di Micky

visited 10 states (4.44%)
Create your own visited map of The World

Vivistats