giovedì 31 gennaio 2008

Passo Triomen

ALTA VAL BREMBANA 27 GENNAIO 2008

Questa mattina ci siamo ritrovati io, Sbambi, Shottolo e Erika per andare a fare una bella escursione ai Piani dell'Avaro. Come al solito mi devo svegliare almeno mezz'ora prima degli altri in quanto abito dall'altra parte di Milano e nonostante questo, arrivo con 20 minuti di ritardo. Colazione veloce e poi via... Il posto si presenta carino, e il percorso non impegnativo. Sono solo 700 metri di dislivello che servono a togliere un po' di ruggine alle gambe in previsione del Vetan. E poi come primissima uscita sulla neve non potevo chiedere di più! La meta doveva essere il Passo del Triomen, ma, in verità, non sappiamo bene dove andiamo a finire e la cima pare non abbia un nome... In più il forte vento ci impedisce di mangiare avvolgendoci in una nube di neve. Le mani mi si erano completamente congelate e non riuscivo più ad aprire lo zaino per recuperare le muffole asciutte!! Discesa tranquilla e breve con un unico obbligo: vietato cadere.... con la neve così dura, rischiavi di rimetterci il sedere ;o)
Conclusione: posto da tenere in considerazione per una giornata tranquilla e senza grosse pretese, magari per fare pratica di fresca.

e adesso un po' di foto...

martedì 8 gennaio 2008

Il ruolo di LEADER

Di seguito riporto un mio pensiero che ho postato prima di Natale sul Forum della Verde e che per ragioni che mi sono ancora incomprensibili, è andato perso (insieme a molti altri post). Lo trascrivo qua giusto perché così non rischia di andare perso e perché sta facendo un po' discutere all'interno dell'Associazione. Era ora che certi discorsi venissero fuori...



...che senso ha essere i migliori se poi siamo costretti a chiudere?


Questa domanda è sicuramente una provocazione, ma non poi tanto lontana dalla nostra realtà come associazione.
Io sono un volontario che, anche se ha molti anni di associazione, non si è mai voluto interessare molto sull''aspetto organizzativo/formativo dei volontari e mi sono limitato a "osservare" come nel tempo è cambiata la nostra associazione. La prima cosa che si nota e la più evidente, è che da quando sono entrato io (marzo 1990) il numero dei volontari si è ridotto a circa 1/3, passando da 120 ca. a 40 ca. (restando ottimisti). Questo calo così vertiginoso dei volontari, ci ha costretti a fare alcuni cambiamenti: siamo passati da 8 a 7 squadre, poi siamo ritornati a 8 ma con il martedì fisso e con l'obbligo di fare ulteriori turni mensili per coprire i buchi e evitare così di dover utilizzare troppo i dipendenti. Inoltre non riusciamo a buttarci nel "mercato" rinunciando a prendere appalti in quanto, con così poche persone, non potremmo mai coprire altri servizi (o almeno così sembra).

Non voglio entrare nel merito degli appalti, in quanto non ci capisco niente...

Il problema più urgente mi sembra di capire sia quello di riuscire a coprire tutti i buchi delle notturne, buchi che puntualmente possono coprire solo i CS e Autisti. facendo un rapido conteggio, si è notato che il numero di CS e Aut. che fanno il turno dopo la mezza, non raggiunge il minimo per poter coprire le 8 sq. La soluzione quindi sarebbe quella di fare più CS e Aut.
Per quanto riguarda la formazione dei nuovi autisti, la soluzione la sta dando il 118 istituendo un corso per Autisti e stabilendo di fatto tempi e modi per la loro formazione. Per quanto riguarda la formazione dei CS, il problema è da risolvere internamente. Attualmente ci sono alcune persone che sono in training, ma sono li da troppi mesi e sembra che non si vogliano sbloccare da quella posizione. Come mai queste persone sono titubanti a dare l'esame? e come mai (soprattutto) gli altri soccorritori non decidono di entrare in training? Belle domande....
Peri i primi mi sono sentito rispondere che non si sentono ancora abbastanza pronti per affrontare un esame in quanto non sono riusciti a vedere tutte le casistiche o perché non hanno fatto (da quando sono in training) un servizio "importante" - poi mi dovranno spiegare cosa vuol dire "servizio importante" - scusatemi, ma queste per me sono tutte CAGATE!!

1- io sono in associazione da quasi 18 anni e nonostante tutto questo tempo, non sono riuscito a vedere tutte le casistiche del caso. Secondo i loro ragionamenti dovrei essere ancora un allievo in training.
2- io (come molti volontari che fanno servizio notturno) sono molti mesi che non faccio un "servizio importante" o che non uso il defibrillatore. Cosa doveri fare, retrocedermi ad allievo?

Ragazzi, cerchiamo di darci una svegliata tutti quanti e tiriamo fuori le palle! L'associazione, oggi più che mai, ha bisogno che ognuno di noi faccia la sua parte (e a volte di più)... prendiamo coraggio e iniziamo a camminare con le nostre gambe. Ricordo ancora come fosse ieri che uno dei miei primissimi servizi da CS che ho fatto è stato un incidente auto/moto (in training non l'avevo mai fatto). Non vi dico come ero agitato, ma grazie anche al resto dell'equipaggio, tutto è filato liscio... Bisogna solo iniziare, poi l'esperienza la si fa servizio dopo servizio. E' impensabile sperare di poter diventare CS e avere già tutta l'esperienza necessaria. Soprattutto non è pensabile che dopo quasi un anno non ci si è decisi a dare questo benedetto esame.

Per tutti i volontari che non hanno ancora deciso di entrare in training, voglio ricordare una cosa soltanto: Dopo che avete sostenuto l'esame delle 120 ore, per il 118 siete già CS (o come dicono loro LEADER), quindi se doveste capitare in un servizio con più pazienti coinvolti (es, pulman), il 118 si aspetta che voi vi comportiate da Leader!

A questo punto, non è più logico entrare in training per essere più preparati?

Per come la penso io, la causa di tutta questa "paura" è da riscontrarsi nell'atteggiamento mentale che siamo abituati a vivere in associazione. Da sempre il percorso del soccorritore, è stato quello di crescita "lenta" passando dalla figura del centralinista a quella di allievo 3° per finire, SE SI VOLEVA, a quella di CS. Adesso le cose sono un po' cambiate e, volenti o nolenti, ci dobbiamo mettere in testa che la figura di allievo 3° è sparita e che una volta finito il corso, TUTTI i volontari sono LEADER! non è più una figura facoltativa. Allora ben venga un periodo di "affiancamento" con un Leader anziano, ma questo deve portare dopo un periodo più o meno lungo alla completa autonomia del Leader in formazione. Soprattutto deve essere la Commissione a decidere quando il volontario è pronto e non il contrario, altrimenti, con tutte le nostre paure e dubbi, non faremmo mai l'esame (cosa che si sta avverando ora).
Una cosa che si potrebbe fare già da subito è quella di "incitare" maggiormente gli allievi a iniziare a fare gli approcci iniziando con i casi meno gravi e ostici, facendogli acquisire in maniera più veloce e meno traumatica, sicurezza.

Di certo non voglio minimamente ridurre il grado di preparazione che hanno oggi i nostri volontari, grado che, al di fuori delle nostre mura, ci ha sempre contraddistinto tre le altre associazioni, anche perché la formazione del volontario è doppiamente importante se consideriamo il fatto che andiamo a "operare" con persone umane e non con manichini...

Spero che questo mio pensiero, possa sbloccare un po' la situazione e se è il caso, portare a una discussione seria e costruttiva per risolvere (o tentare di risolverli) i problemi.

Certo, i problemi di un'associazione non sono solo questi, ma da qualche parte dobbiamo iniziare! Credo e spero di avervi dato materiale per riflettere e discutere e per poter iniziare il nuovo anno con uno spirito diverso.

BUON ANNO A TUTTI!!

Lezioni di snowboard

VAL BONDIONE 5 GENNAIO 2008

Partiamo di buon mattino (ma neanche troppo...) in direzione Lizzola. Lo so che come posto fa schifo e che ci sono 2 piste messe in croce, ma a noi basta, visto che l'obbiettivo della giornata è far fare un po' di pratica con la tavola a Sara. Appena la strada inizia a salire, la pioggia, che fino al quel momento chi ha tenuto compagnia, si trasforma in neve fino a costringerci a mettere su le catene. Nevicherà abbondantemente per tutta la giornata e questo farà si che ci saranno sempre 15 cm di neve fresca sulla pista. Il prezzo delle ski-pass è modesto anche perché alcune piste rimarranno chiuse. In giro c'è poca gente e come noi, sono la per imparare. La giornata passa tranquilla, tra una bestemmia mia perché lei non vuole fare quello che dico e una vaffanculo suo perché le sto troppo addosso. Chissà perché quando le cose gliele diceva il maestro, le faceva al volo e senza fiatare. Ma si sa, che quando hai a che fare con il tuo/a rgazzo/a è sempre cosi! Due gli eventi degni di nota: il ruzzolone che abbiamo fatto insieme quando ho cercato di farla girare prendendola per i fianchi e che mi è costato un taglio sulla tibia e il primo vero volo di Sara con la tavola! Che ridere quando l'ho vista prendere una gobba di neve e la tavola gli è partita facendole fare un volo per poi atterrare di faccia :-D

Una giornata passata fuori da casa e Dio sa quanto ce n'era bisogno...

Rif. Coca

ALTA VAL SERIANA 23 DICEMBRE 2007

Dopo il consueto giro di telefonate per decidere orario e ritrovo, realizzo che come al solito, mi dovrò alzare mezz'ora prima degli altri, quindi a nanna presto!
Ci ritroviamo a essere io, Shotty e Foppa (i tre dell'avemaria!!), con destinazione il Rifugio Coca per controllare le condizioni del locale invernale.
La salita sarà facile e priva di neve per i 2/3, dopodiché ci siamo infilati in un divertente canale con ottima neve e pendenza media che si aggirava sui 35°/40°. Devo dire che avevo proprio voglia di rimettere i ramponi ai piedi e questa facile salita mi ha dato l'occasione per togliere un po' la ruggine. In effetti su alcuni passaggi, avrei voluto anche una picca, ma alla fine ce la siamo cavata alla grande. Il tempo ha retto bene e una volta arrivati in cima è uscito un timido sole (che ci ha abbandonato quasi subito). Dopo aver goduto del panorama e visitato il locale invernale, ci siamo apprestati a scendere per il sentiero normale. Il primo tratto, completamente ghiacciato, lo abbiamo superato con funambolismi attaccati alle catene: in più di 10 anni di Taekwondo non sono mai riuscito a fare la spaccata, se sapevo che bastava un po' di ghiaccio, l'avrei fatto prima!! ;o)) Per il resto della discesa bisognava solo stare attenti agli ostacoli nascosti sotto il tappeto di foglie cadute. Poi capolino al bar per la solita birretta con panino... Una bella giornata, divertente e in ottima compagnia. Speriamo solo che sia l'inizio di altre salite invernali e di altre avventure.

Ora un po' di foto:
Pizzo Recastello

Pizzo Cocaio all'attacco del canale
la prima parte del canale
Foppa verso la prima strozzatura
io alle prese con la strozzatura... qua si che ci voleva almeno una picca!
Il Rifugio Coca con alle spalle il Pizzo Recastello

visited 10 states (4.44%)
Create your own visited map of The World

Vivistats