Breve premessa per dire che quest'anno ci è toccato affrontare una dura prova. Siamo partiti in 6 da Milano: io e Daria della Verde Trezzano e Sara, Diego, Marina e Massimiliano della Verde APM. Destinazione Campo Base di Acquasanta a l'Aquila (successivemente a Collebrincioni a 1200 mt. slm) a regalare un po' del nostro tempo a chi, in Aprile, ha perso tutto...
dal diario:
27.9 - Hanno deciso di chiudere il campo. Entro un paio di giorni portano via la cucina e a noi non rimane da fare più nulla. Non so bene cosa faremo visto che ci hanno comunicato che chiuderanno anche il Campo di Acquasanta.
Siamo arrivati ieri dopo un lungo viaggio durato tutta notte. L'accoglienza al campo è stata bella. Il gruppo si sta amalgamando bene e la gente del campo è molto gentile e ci sta facendo sentire tuto il loro affetto e ringraziamento. Dopo un primo momento un po' teso, anche il parroco del paese si è reso conto che noi siamo venuti solo per aiutare questa gente. Fare il Capo Campo in questa situazione è decisamente facile.
Nel pomeriggio proviamo a fare un giro qua attorno per vedere bene la situazione. Stamattina sono andato a trovare quelli dell'agriturismo. Magari stasera ci torniamo per una grappa.
Mi spiace un po' abbandonare questo campo, anche se ormai è rimasta molta desolazione. Sembra un campo abbandonato e, se non fosse per la prova radio della mattina e della sera, giurerei che è veramente così...
28.9 - Oggi finalmente si è lavorato un po'. Sono arrivati a scollegare il modulo cucina e per tutta la mattinata ci siamo adoperati per smontare la tettoia e liberare la cucina. La giornata un po' è passata e il morale del gruppo è ancora alto. La difficoltà più grossa è far capire alle persone che vivono nelle tende che devono riprendere una vita normale. Ormai sono troppo abituati a essere serviti in tutto, perdere queste buone abitudini non piace a nessuno. Stasera è arrivato il responsabile del gruppo di psicologi per comunicare che avremmo dovuto lasciare il campo. Polemiche e lamentele. Chiedono la nostra presenza fissa, come se noi potessimo risolvere tutti i loro problemi. Vedremo...
30.9 - La giornata è iniziata bene, già di prima mattina si sono portati via 3 gazebo che stavano all'interno del campo. Ormai è sempre più vuoto e desolato. La sensazione che si respira è quella che nel giro di un paio di settimane questo campo venga definitivamente abbandonato.
Ora sto aspettando il rientro dei ragazzi che hanno portato in ambulanza una signora che non si sentiva bene. In tenda sento Massi russare e qua fuori c'è una calma impressionante. Non riesco a immaginare questo campo con 130/140 persone e tutta la frenesia dell'emergenza. C'è una bellissima giornata!
Qua si interrompe lo scritto, da quel giorno in avanti ci hanno chiesto di scendere al campo di Acquasanta tutte le mattine dopo aver terminato i lavori a Collebrincioni. Così c'è stato poco tempo per riprendere il quaderno e scrivere. L'esperienza è stata pazzesca, come ogni volta che mi sono ritrovato in situazioni simili: la gente, i luoghi, il gruppo. Tutto quanto rimarrà nei miei ricordi e ogni volta che mi ritroverò tra le mani una di queste fotografie, mi torneranno alla memoria tutti i momenti passati laggiù. Sono contento che questa esperienza mi abbia dato la possibilità di conoscere i ragazzi del gruppo che sono stati fantastici in ogni situazione.
Ora, a distanza di quasi un mese, ho un sacco di cose che mi frullano per la testa, ma non riesco a metterle giù a parole. Come al solito ci vorrà del tempo per metabolizzare anche questa esperienza, ma so che servirà per crescere...
FOTO
